Quanti mesi di silenzio.
In questi mesi Emma aveva studiato molto.
Perché si studia? Per apprendere ciò che già è stato
scoperto, al fine di partire da quella conoscenza per progredire.
Emma aveva studiato il modo di vivere delle altre persone.
Le loro camminate, i loro sguardi, il modo in cui un bambino lecca un gelato e
le varie strette di mano tra adulti. Ma ciò che più aveva interessato Emma, ciò
che più avrebbe voluto imparare, era il far nulla, il dolce far nulla.
Aspettare, stare. Stare ferma senza sentire il bisogno di muoversi, aspettare
un amica senza tirare fuori il cellulare, concedersi un paio d’ore di ozio senza
maturare sensi di colpa.
Emma aveva una paura tremenda di non fare nulla.